La stampa locale ha efficacemente riassunto nella frase “basta prevenzione, è l’ora della repressione” la nuova linea che il vicario reggente, Romeo, intende affidare alla Prefettura di Pisa. Il rappresentante del governo è stato chiarissimo: le statistiche sulla criminalità non contano, il dialogo sociale è robetta da radical chic, il problema non è la droga ma i birrini di Piazza dei Cavalieri, oltre ai pericolosi sovversivi che intestano i gradini delle nostre Chiese.
Vecchi difetti.
“Tutto ciò da cui stavi fuggendo
Torna come valanga più grande che
Ti trascina al punto di partenza se vestirai
Vecchi difetti
[..] Guardami cambiare forma dopo forma e ancora
Respirare i tuoi capelli dentro un giorno nuovo
Non vedi com’è facile
Non vedi che è inutile
Scordarsi di credere ai vecchi difetti”
Cent’anni dall’Armistizio.
Le parole sono importanti. Ecco, usiamo questa espressione, anziché qualcosa di più roboante, utile per animare la piazzetta quando sei sindaco del paese o tribuno borioso. Un’espressione più sincera, forse più umile, in cui non ci sono i tratti della Vittoria – sia essa intera o mutilata.
La sicurezza? Una società con meno armi.
È di pochissimi giorni fa l’annuncio di una proposta di legge regionale depositata dal capogruppo di Sì Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori. La sostengo e confido che emergano a livello pubblico, dai versanti sia politici che istituzionali e sociali, il supporto aperto ad una linea controcorrente.